Erica e simbolismo

Appartenente alla famiglia delle Ericaceae, l’erica è una pianta sempreverde originaria del Sudafrica, molto diffusa nell’area mediterranea, ma nello specifico in Scozia, dove le brughiere sono tappezzate dai suoi bellissimi fiori viola. Il suo nome botanico è calluna vulgaris e deriva dalla parola greca Kalluno che significa “spazzare”: difatti, in passato, i ramoscelli di questa pianta venivano usati proprio come scope.
In passato l’erica era considerata una pianta magica. Abbiamo scritto che veniva usata come scopa perché simbolicamente veniva usata per pulire i templi degli Dei e per ricavarci il legno da ardere in alcuni rituali sacri. Tra l’altro, l’idea che bruciare l’erica essiccata aiuti a tenere lontano le negatività, in verità, è diffusa ancora oggi.
Anche i Celti pensavano che la pianta di erica offrisse dimora alle fate e che per non essere rapiti da quest’ultime, fosse meglio non dormirci vicino. Un’usanza diffusa anche per la credenza che l’erica avesse il potere di aprire le porte dell’aldilà. Insomma, meglio starci lontano.
Nel linguaggio dei fiori l’erica assume diversi significati a seconda del colore dei suoi fiori che può variare. Se l’erica ha fiori di colore bianco simboleggia la solitudine, difatti viene regalata se si vuole dare un messaggio di questo tipo, nella speranza di ricevere affetto e compagnia, Se l’erica ha fiori di colore rosa il significato si lega al sentimento di malinconia e alla speranza che un proprio desiderio si possa avverare. Se l’erica ha fiori che tendono al violaceo simboleggia la solitudine, ma anche l’ammirazione nei confronti di una persona.
Va poi detto che i boccioli di erica compaiono molto spesso nei bouquet delle spose a simboleggiare la fedeltà e il romanticismo, e ovviamente, come messaggio di buon auspicio per un matrimonio felice e duraturo.
Tenetela in casa per ricevere la sua energia